Investire con successo non significa soltanto scegliere gli strumenti giusti all’inizio, ma anche saperli gestire nel tempo. I mercati si muovono, le condizioni economiche cambiano e con esse anche il valore delle diverse componenti del tuo portafoglio. È per questo che monitoraggio e ribilanciamento sono due attività fondamentali per mantenere coerente la tua strategia d’investimento con i tuoi obiettivi.
In questo articolo vedremo come tenere sotto controllo l’andamento del portafoglio e come ribilanciarlo in modo efficace, evitando errori comuni e migliorando il rendimento nel lungo periodo.
Un portafoglio di investimenti non è qualcosa che puoi costruire e dimenticare. Anche se hai impostato una strategia solida, nel tempo il mercato può modificarne l’equilibrio. Alcuni strumenti possono crescere molto, altri subire delle flessioni. Questo fa sì che il peso relativo delle varie asset class cambi, alterando il profilo di rischio complessivo.
Monitorare periodicamente il tuo portafoglio ti permette di:
Il ribilanciamento è l’operazione con cui riporti il portafoglio alla composizione originale o ideale che avevi pianificato. In pratica, vendi parte degli strumenti che hanno avuto una crescita superiore e acquisti quelli che hanno avuto un rendimento inferiore, per mantenere le proporzioni prestabilite.
Questo non significa penalizzare i rendimenti, ma gestire il rischio in modo più efficiente. Se, ad esempio, avevi deciso di investire il 60% in azioni e il 40% in obbligazioni, e dopo un anno le azioni sono cresciute molto portandoti all’80%, stai assumendo un rischio maggiore rispetto a quello iniziale. Ribilanciare ti aiuta a non esporre eccessivamente il tuo capitale a una sola componente del mercato.
Non esiste una regola fissa, ma in linea generale è consigliabile monitorare il portafoglio almeno una o due volte l’anno, oppure in occasione di eventi rilevanti (economici o personali). Alcuni preferiscono un approccio a intervalli regolari, altri intervengono solo quando la deviazione percentuale tra la situazione attuale e quella target supera una soglia specifica (ad esempio ±5%).
In ogni caso, è importante evitare di agire troppo spesso o sull’onda dell’emotività. L’over-trading può comportare costi inutili e rischi maggiori. La chiave è trovare un equilibrio tra controllo e disciplina, mantenendo un orizzonte di lungo termine.
Il ribilanciamento può avvenire in diversi modi. Il metodo più diretto è vendere parte degli strumenti sovrapesati e reinvestire il ricavato in quelli sottopesati. Tuttavia, ci sono anche alternative più “soft”, come destinare i nuovi versamenti o i dividendi alle aree più indietro, evitando vendite.
In ogni caso, è fondamentale tenere conto di:
Se vuoi avere la certezza di mantenere il tuo portafoglio allineato con i tuoi obiettivi, affidati alla consulenza di Alberto Conti, consulente finanziario iscritto all’OCF.